astensioattivi sparsi per lo stivale

sabato 24 febbraio 2018

(rac)CONTIAMOCI

L'Astensionista Attiv* (si rac)CONTA!
Se il 4 marzo hai fatto l'astensione attiva, cioè: sei andato al tuo seggio, hai rifiutato la scheda di voto scrivici nei commenti la tua motivazione di astensione, (rac)CONTIAMOCI insieme!

Eccoci con alcune motivazioni arrivateci per posta:

RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Davanti ad una democrazia carente, assente o tradita bisogna fare lo sciopero del voto. Voglio vivere in una democrazia e questa non lo è.
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Qualsiasi Partito e movimento politico candidato e’ emanazione plurale dell’ unica aristocrazia nera che governa e orienta -secondo logiche violente e corrotte- etica, cittadinanza, politica, finanza, mercato, industria, spiritualità, cultura e educazione. Il mio non voto attivo e’ denuncia e forza cosciente che si manifesta. Questo è’ il mio potere di essere Umano. E lo esercito nel diritto, in coscienza e in convinzione.


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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' penso che la delega non sia un approccio che mi convinca più e che per l'ennesima volta la legge elettorale sempre più incomprensibile sia stata voluta da una maggioranza trasversale che vuole ancora governare come scrisse Calamandrei a cinque anni dalle prime elezioni "libere". Ci sono in questa campagna valori che non mi rappresentano!  "I mei sogni non abitano le urne" così costruite!
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE I partiti non hanno più bisogno del nostro voto, se non come ratifica dell'esistente e del già deciso.
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Nessuno dei candidati mi rappresenta
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' non sono rappresentata da queste persone
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 RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' il voto non rappresenta più il centro del governo politico delle nostre esistenze: il dominio viene esercitato in altre forme, più continue e quotidiane, nei dispositivi del lavoro e dello svago, nelle dimensioni del consumo e dello spettacolo, nelle mitologie securitarie. Le elezioni sono ormai solo un epifenomeno all'interno di queste cornici, ben più potenti e direttive. Rifiuto le schede si voto perché accettarle significherebbe collaborare a mantenere e a sostenere questo stato di cose.
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Non credo in questa democrazia partecipativa
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Perché mi si chiede solo la ratifica di decisioni già prese. Mi sento esclusa da un processo a cui voglio partecipare in tutte le sue fasi.
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Non esiste nessuno tra i candidati a queste elezioni che mi rappresenta!
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Non voto i candidati che le segreterie dei partiti decidono escludendo la partecipazione dei cittadini alle scelte territoriali. Di chi ha imposto una legge elettorale con solo 8voti  di fiducia senza dibattito parlamentare e senza dibattito nel paese. Una democrazia arrestata da manipolatori ma che vedranno milioni di astenuti e di errori nelle urne del 4 marzo
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' voglio vivere in una democrazia e questa non lo è
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' solo così mi sento viva e posso far sentire la mia voce
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' non è con il voto che costruiremo giustizia libertà e bellezza per tutte e tutti.
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RIFIUTO LE SCHEDE PERCHE' Credo che i sistemi cosiddetti democratici coprano una dittatura ormai consolidata che opprime e sfrutta le popolazioni attraverso una progressiva disumanizzazione del lavoro, una sistematica distorsione delle relazioni tra esseri viventi e una selvaggia distruzione degli ecosistemi.
       io non voto.io mi tiro fuori.
             NOI SIAMO ALTROVE…
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                                            E TU?
SE ANCHE TU HAI FATTO L'ASTENSIONE ATTIVA RACCONTACI LE TUE MOTIVAZIONI NEI COMMENTI qui sotto 
O SCRIVICI A cap4marzo@gmail.com






giovedì 22 febbraio 2018

KIT DELL’ASTENSIONE ATTIVA



KIT DELL’ASTENSIONE ATTIVA

Il Kit si compone di due documenti che ti consigliamo vivamente di leggere, stampare e portare con te al seggio il 4 Marzo.
1. Il primo si chiama Dichiarazione di rifiuto della scheda elettorale o reclamo.
E il foglio che consegnerai al seggio dove espliciterai -dichiarandole per iscritto- le motivazioni del rifiuto della scheda di voto. Questo foglio lo consegnerai gentilmente al Presidente o Segretario del seggio elettorale il giorno delle elezioni, chiedendo esplicitamente che venga allegato al verbale delle operazioni elettorali (come previsto dall'art. 104 del D.P.R. 361/1957). Ti consigliamo di stamparlo e scriverlo prima di recarti al seggio (prendiamoci del tempo di qualità per trovare le parole giuste per dire ciò che sentiamo e perché ci asteniamo). 

2. Il secondo si chiama Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione, rappresenta un fedele estratto di della publicazione n. 3 del Febbraio 2018 a cura del del Ministero dell'Interno (pag 75-76, paragrafo 17.7- rifiuto di ritirare la scheda. Restituzione della scheda prima di entrare in cabina. Reclami e dichiarazioni di astensione o di protesta) .È importante tu sia consapevole che tale documento istituzionale è distribuito ad ogni sezione elettorale ed inoltre è consultabile sul sito internet http://www.interno.gov.it/it/notizie/elezioni-politiche-istruzioni-operazioni-uffici-elettorali-sezione.
Nel caso in cui tu possa avere problemi al seggio puoi con gentilezza mostrare al Presidente o Segretario del seggio questo estratto, perché è possibile che loro possano non essere a conoscenza di questa possibilità prevista dalla legge elettorale.





lunedì 19 febbraio 2018

La vecchia Baubo ci benedice mitologicamente...


Nonvoto perchè dall'erotico non mi astengo!

 Arrivata da poco una cartolina in sostegno della CAP 
da Audre Lorde che ha esplicitato favolosamente l'uso politico dell'erotico. l'erotico come potere.

 



Bartleby dopo averci dato l'idea della CAP, finalmente ci scrive...!

As usual I would prefer not to write to you C.A.P people but...I make an exception for you since your nonviolent action is really my action!
here is my post-card traslated by my friend Nathaniel Hawthorne who spoke Italian.
Well done and go on prefering not to vote,
yours
Bartleby




l'ovvio è il vero oppio dei popoli! Munari per la CAP


martedì 13 febbraio 2018

i nostri sogni non abitano le vostre urne

Oggi è un buon giorno per la CAP...

esce un bel articolo sulla CAP su comuneinfo:
https://comune-info.net/2018/02/non-votiamo-male-minore/

su fb la pagina è nuovamente attiva:
pagina FB astensionismo attivo

e ci è arrivata una cartolina dall'aldilà di...Rodari!






domenica 11 febbraio 2018

A carnevale ogni CAPpio sa slegare


CAPolinea a CAPitini


manifesto dell'astensionismo attivo

I rituali delle attuali democrature ci spingono verso un'eutanasia delle democrazie stesse. Una democrazia senza popolo si delinea con sempre più evidenza. Le forme di democrazia diretta sono sempre più trascurate e vilipese. E la rappresentanza è ormai un simulacro senza sostanza. I partiti non hanno più bisogno del nostro voto, se non come ratifica dell'esistente e del già deciso. L'unico modo che abbiamo per ridare peso e valore al voto è astenerci pubblicamente, agendo politicamente l'astensione. L'assenza ci rende presenti molto più che una svuotata partecipazione.

Democratizzare la democrazia è l'unica strada per preservarla. Se la democrazia non si amplia e si rinnova, perisce. Si va infatti verso poteri democratici sempre più deboli e inefficaci. Il che riapre all'invocazione di poteri forti, ad una militarizzazione della vita sociale, ad un sempre maggiore controllo sull'informazione e su quel che resta delle nostre vite private. Il voto non rappresenta più il centro del governo politico delle nostre esistenze: il dominio viene esercitato in altre forme, più continue e quotidiane, nei dispositivi del lavoro e dello svago, nelle dimensioni del consumo e dello spettacolo, nelle mitologie securitarie. Le elezioni sono ormai solo un epifenomeno all'interno di queste cornici, ben più potenti e direttive. Andare a votare significa collaborare a mantenere e a sostenere questo stato di cose. Indipendentemente da cosa o chi votiamo, ci troviamo immersi in un modello collusivo, in cui sono coinvolti - più o meno in buona fede - gli stessi candidati ed eventuali eletti. Dobbiamo spezzare questo circolo che ci rende complici, iniziando proprio dal voto.

Dove si situa oggi il nostro astenerci dalla responsabilità politica? Proprio e soprattutto nel proseguire ad andare a votare. Qualunque sia la motivazione: timore per una situazione ancor meno democratica in cui non ci sia più neppure il voto, accettazione del meno peggio o del male minore, conformismo e abitudine, adesione seppur perplessa ad un programma politico o simpatia-amicizia per un candidato. Continuare a votare oggi significa non assumerci la nostra responsabilità politica, adeguare la nostra coscienza alla non-scelta di molti, collaborare a qualcosa che non collabora con noi, ma anzi ci esclude e ci tradisce senza ritegno. L'astensione, nella sua forma attuale, sostanzialmente clandestina e privata presuppone già una presa di posizione, fosse anche di rifiuto generico o di chiusura soggettiva; esprime perlomeno un anti-automatismo. Ma quel che proponiamo qui è il tentativo di rendere questa scelta, già di per sé rivelativa (di un malessere, di uno scontento, di un'estraneazione, di una separazione e presa di distanza), tale da assumere una responsabilità politica pubblica diretta e palese. Rappresenta quindi tutto l'opposto di un disimpegno o di un'assenza, ma assume il senso di una presa di parola e di presenza potentemente assertivo, tanto più se all'interno dell'attuale quadro politico, caratterizzato da cinismo, opportunismo e delega in bianco.